Posted in esclusiva per BTO 2014 da Filippo Pretolani aka gallizio
Mi capita sempre più spesso di preparare interventi che non vedono la luce. Volendo è anche bello, l’origami è una nobile attività pure discretamente diffusa, però però.
Essendo che Massimo mi ha chiesto di accennargli i temi che andrò a toccare nel nostro intervento a BTO mercoledì prossimo, ne approfitto volentieri per raccontare cosa c’è dietro.
O cosa c’è oltre.
O cosa sto per fare.
Due interventi quest’anno, apparentemente molto distanti tra loro. Eppure mi piace pensarli in una stessa orbita.
Martedì un panel su il BitCoin come moneta per il travel
Mercoledì il classico intervento geo-emotivo con mafe: what’s in a map.
La mia presenza al primo panel è retrodatata. Mi occupo di moneta e denaro dai tempi dell’università (ehm, sì, li illustro da circa cinque lustri).
L’idea di Massimo, fine ideatore e mago, è di affiancare le competenze tecniche di un grande esperto come Stefano Pepe alla mia duttilità antispecialistica.
L’obiettivo cioè sarà evitare la nota natura scacciafighistica della moneta: sono dieci anni che si susseguono fughe in avanti e false partenze della moneta elettronica.
Questa volta con BitCoin è diverso? Perché mai?
E, calato nella pratica, ci sono delle buone ragioni per cui gli operatori turistici possono guardare con interesse a questo fenomeno?
Analizzeremo con Stefano i bitcoin come mezzo di pagamento e il Bitcoin come sistema di attribuzione e distribuzione dei diritti su svariati beni e servizi. “È la blockchain, bellezza!”, una parola che potreste a buon diritto non conoscere ma di cui sentirete parlare nei prossimi anni.
La mia idea è che al di là delle sorti specifiche di bitcoin come moneta, il meccanismo di fondo su cui è basato rappresenta uno strumento straordinario per regolare e garantire la sharing economy.
Per la prima volta nella storia dell’umanità con Bitcoin e la BlockChain il diritto sovrano sulla emissione di moneta, o se vogliamo la fiducia che riponiamo nel denaro che usiamo, è attribuita a una catena di algoritmi blindati in un software.
Con un geniale equilibrio tra crittografia e disclosure, l’informazione è ubiqua e accessibile a tutti i nodi del sistema eppure molto ben protetta, sia rispetto ad attacchi esterni (resilienza) che ai rischi di appropriazione indebita.
Come ha sintetizzato Carloalberto Carnevale Maffè “Bitcoin è lo statuto albertino delle valute“, l’esplicitazione del diritto dei cittadini a stampare moneta.
Le ultime notizie di cronaca su Car2Go e Uber mettono in luce alcune vulnerabilità del capitale sociale che Bitcoin (intesa come Blockchain) potrebbe proficuamente risolvere.
La domanda / provocazione rivolta agli amici del turismo è la seguente: come possiamo immaginare di usare la BlockChain nella industry del turismo? O su una filiera? O su un territorio?
What’s in a Map?
Si dice “attento ai tuoi desideri, potrebbero avverarsi”, ed è proprio così: mafe ed io siamo costretti a produrre nuovi sogni, nuove visioni e innovazione ad ogni edizione di BTO. Il nostro, come dice Rocco Rossitto, è l’intervento coi piedi meno per terra.
Quest’anno è letteralmente così: vi portiamo nello spazio con Giorgia Lupi e gli amici di Accurat, che hanno tessuto un vestito molto bello a Samantha Cristoforetti e alla missione #Futura42.
Cercheremo insieme di capire come mai la linearità e la razionalità siano nostre false migliori amiche e come perdersi nelle mappe senza sentirsi smarriti.
Più che “Mind the Gap” per noi BTO sarà “Mind the Map!”
Per non essere dominati dalla cronologia (presto che è tardi!) scapperemo in orbita 🙂