Gli ultimi 10 anni di Expedia e Booking.com hanno trasformato il modo di prenotare i prodotti turistici

Si affacciano nuovi competitor sulla scena del turismo mondiale ma sarà difficile immaginare un cambiamento come quello imposto dalle due OTAs.

“Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.”
Winston Churchill

Per la verità la storia delle due OTA parte da più lontano, dal 1996 Expedia e Booking.com hanno iniziato un percorso che in pochi avrebbero immaginato.

La prima origina da uno spin off di Microsoft poi passata nelle mani della InterActiveCorporation, la seconda, fondata in Olanda, viene acquisita da Priceline e diventa il suo maggiore asset che, in sostanza, ne risolve positivamente il futuro.

Priceline perdeva, prima dell’acquisizione di Booking.com, 19 milioni di dollari all’anno (2002), dopo la totale integrazione della OTA europea Priceline supera nel 2011 il miliardo di dollari di utile.

Priceline nel 2001 aveva praticamente azzerato il suo valore (costava un dollaro per azione). Oggi Priceline vale 94 miliardi di dollari e costa attorno ai duemila dollari per azione.

Per comprendere anche l’ascesa di Expedia e valutarne la qualità basta pensare che nel 2005 la sua capitalizzazione, in occasione dello spin off da InterActive, era calcolata in quasi 8 miliardi di dollari. Nei giorni scorsi con le azioni a 150 dollari la capitalizzazione di Expedia raggiunge quasi i 23 miliardi di dollari.

In sostanza il valore di Expedia e Priceline è molto simile a quello di Eni, Enel e Intesa San Paolo messe assieme (le prime tre aziende italiane per capitalizzazione) oppure quasi 10 volte il valore di Fiat Chrysler Automobiles con Alfa Romeo, Jeep e Ferrari dentro.

Valori impressionanti che originano dalla visibilità su internet, che poi passa inesorabilmente per Google, e da piattaforme altamente user friendly.

Google ha dichiarato che la sua valutazione (capitalizzazione di mercato) potrebbe essere riferita al settore turismo per almeno il 15% e quindi circa 100 miliardi di dollari.

Se calcoliamo la ricchezza generata per gli azionisti e gli investimenti su internet attraverso Google possiamo dire che Expedia e Booking hanno reso sì più facile prenotare e viaggiare in generale, ma sul fatto che abbiano generato risparmi per il settore o accorciato la filiera del turismo iniziano ad esserci molti dubbi.

Insomma, la capitalizzazione turistica di Expedia, Priceline e Google (quota parte) vale circa 250 miliardi che in buona sostanza originano da commissioni e dalla filiera del turismo che da offline si sta trasferendo online e questo “trasloco” lo pagano turisti e albergatori che transitano sulle piattaforme.

Nel frattempo Airbnb ha generato altri 31 miliardi di capitalizzazione.

Mettiamoci anche questi nello scontrino dell’intermediazione.

Ecco perché all’inizio ho citato Winston Churchill, certo che tutto è cambiato ma siamo sicuri che per fornitori e utenti il costo non sia stato un po’ troppo elevato?

I valori andrebbero calcolati al netto degli investimenti degli azionisti? Avete ragione, ma il post sapeva dall’inizio dove andare a parare e quindi è di parte.

Ma voi avete deciso da che parte stare?

Se non avete ancora deciso venite a farvi un’idea a Firenze, e per adesso guardatevi dove eravamo rimasti…

REWIND BTO 2016

WHY! We are leading the market: The Priceline Group
Glenn Fogel CEO The Priceline Group intervistato da Philip Wolf

WHY! We built a 20 years winning company
Walter Lo Faro Senior Director South Europe Expedia intervistato da Philip Wolf

Robi Veltroni
Comitato di Programma BTO2017 | TEN