La prova del 9, WHY!

Dal 2008 a Firenze le Edizioni di BTO – Buy Tourism Online provano a decodificare i cambiamenti in atto nel mondo del turismo e dell’ospitalità alberghiera.

Nove anni fa eravamo all’inizio di quella “tempesta perfetta” che da lì a poco avrebbe travolto l’intero settore alle prese con l’avvento di una internet sempre più matura, che da una parte creava inedite opportunità di business e dall’altra minacciava gli operatori alle prese con un mondo sconosciuto, articolato e complesso.

Buy Tourism Online nasceva allora per venire in aiuto, orientare, accompagnare un’intera industria nella migrazione digitale.

Dal 2008 abbiamo cercato di spiegare come affrontare nuovi scenari, abbracciare nuovi paradigmi e cavalcare l’onda, anziché subirne gli effetti.

Per nove anni i nostri speaker, i laboratori, i seminari e i tantissimi appuntamenti che si sono succeduti si sono concentrati nel fornire a tutti gli strumenti, gli attrezzi, le conoscenze di un mestiere che doveva essere rinnovato, forse rivoluzionato.

I consensi ricevuti, il successo sempre crescente e il grande entusiasmo che abbiamo raccolto ci hanno sostenuto, confortato e hanno fatto di BTO – Buy Tourism Online una delle manifestazioni più autorevoli sulla scena nostrana e internazionale, sicuramente un appuntamento irrinunciabile per chi si occupa di turismo nel nostro Paese e che ogni autunno a Firenze può confrontarsi con l’eccellenza, lo stato dell’arte e le visioni prossime venture di questo lavoro.

Ma alla vigilia del decimo anniversario abbiamo sentito che il come è una condizione necessaria, ma non sufficiente per andare incontro consapevolmente alla “mutazione genetica” di questo settore.

E per questa nona edizione abbiamo deciso di metterci alla prova, superando la logica dei come, per abbracciare la poetica dei perché.

“People don’t buy WHAT you do, they buy WHY you do it”

Da altre parti hanno capito che scegliere è cosa diversa dal comprare.

E si sceglie davvero quando un acquisto, anche l’acquisto di un viaggio, soprattutto l’acquisto di un viaggio, è spinto da motivazioni che vanno al di là della pura logica di transazione economica.

La fidelizzazione è una cosa, la fiducia è un’altra.

Per anni, per troppi anni, ci siamo concentrati su politiche di marketing commerciale, abbiamo cercato di vincere su un campo che ha lasciato morti e feriti, portando vantaggi enormi ai grandi player del mercato che sul ribasso hanno potuto giocare la loro partita più importante.

Ma forse c’è ancora spazio per tornare a parlare di qualità, di scelta, di vocazione, di relazione, fedeltà, di strategie a lungo termine, di racconti e storie che finalmente possono districarsi dalle prigioni modaiole del famigerato storytelling per diventare destini condivisi, i nostri, intrecciati con i destini delle tantissime persone che ancora vengono in questo Paese, nonostante tutto.

Ed è soprattutto a loro che dobbiamo dedicare BTO 2016, immaginando vite anziché posti letto.

E per far questo dobbiamo fermarci a riflettere sul perché individui, famiglie, gruppi, scolaresche, coppie, giovani e meno giovani trovino in Italia una destinazione sulla quale investire il proprio viaggio.

Individui, famiglie, gruppi, scolaresche, coppie, giovani e meno giovani che dobbiamo cominciare ad accogliere sulla spinta delle motivazioni, sforzandoci di non vederci solo e soltanto cluster di target.

Quelli vanno bene nelle fauci degli algoritmi, la prova del nove ci chiede di andare a verificare se sappiamo interpretare i comportamenti delle persone, i perché delle loro scelte, imparando a mettere in primo piano i perché che guidano il nostro mestiere.

Ogni realtà, piccola o grande che sia, deve saper scegliere la propria matrice narrativa indagando la spinta del suo esistere, che non può essere misurata con le percentuali di sconto.

Perché facciamo quello che facciamo?

Qual è il purpose di un mestiere così bello e affascinante come quello dell’ospitalità?

Qual è il racconto del farlo in un Paese come questo che sul turismo potrà e dovrà investire per tornare a guadagnare quel carisma e quell’ascendente che in passato ha fatto dell’Italia la meta preferita dei viaggiatori di tutto il mondo?

BTO 2016 è dedicata ai viaggiatori.

Gli operatori che arriveranno a Firenze dovranno stupirsi di fronte a prospettive inedite che lasciano in sottofondo la conoscenza, i tool, le tecnicalità, per magnificare le ispirazioni, aprire lo sguardo, intravedere ragioni esistenziali al posto delle stringhe di codice.

Immaginiamo che il 30 novembre e il primo dicembre Firenze torni ad essere un luogo rinascimentale, inteso in senso letterale, per tornare ad ispirare con la bellezza, la spinta intellettuale, la ricerca di chi continua a fare questo lavoro, amandolo, mosso da una vocazione che di questi tempi ha qualcosa di epico ed eroico insieme.

Non vogliamo parlare ai sopravvissuti.

Vogliamo guardare a chi ha ancora l’entusiasmo che serve ad accogliere, proprio nel momento in cui qualcuno in Europa vorrebbe fare dell’accoglienza un nuovo tabù.

Noi sappiamo come si fa, adesso vogliamo capire i perché.

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Questo è il contributo di una persona che ci segue da sempre.
Questa persona la vedrete in main stage aprire BTO 2016.