Cosa rende una città “attrattiva”?

Esiste un percorso, un processo verso l’attrattivita’ che sia ripetibile e scalabile in contesti urbani diversi?

Ogni citta’ dovrebbe abbracciare la propria unicita’ ed evitare di replicare modelli che non le appartengono preferendo l’ascolto, prima, e lo sviluppo poi, di soluzione pensate pienamente per lei ma non accade, non sempre, non come vorremmo: cosa ci impedisce di rendere pienamente attrattive – e desiderabili – le nostre citta’?

Forse una forte confusione intellettuale sul significato di “attrattività" e di “bellezza”, una carenza di corretta visione politica, una sana progettualità?

In un momento nel quale l’overtourism e gli alti tassi di insoddisfazione di molte comunità urbane ci spingono a ripensare anche l’idea di sostenibilità, quale approccio possiamo adottare?

Probabilmente le città rappresentano, in questo momento, il più efficace ambito nel quale collocare la visione utopistica contemporanea, quella che coniuga attrattività e sostenibilità.

Il service design può aiutare a trovare soluzioni a queste sfide grazie all’approccio sistemico che lo distingue e che può rappresentare la base di una nuova teoria di sviluppo urbano capace di aggregare intorno a se’ consenso ad ogni livello, anche quello turistico.